“La tendenza a giudicare gli altri è la più grande barriera alla comunicazione e alla comprensione”. Carl Rogers

Design

Queste frase tratta il tema del giudizio. E’ così difficile non giudicare? Ed è sbagliato farlo? Queste sono tra le domande che più spesso ci sentiamo fare nel corso della nostra attività di formazione. Non giudicare è quasi impossibile perché il giudizio, la valutazione, il formarsi di un’opinione sono innati in ognuno di noi. E certamente non vi è nulla di sbagliato in questo. Ovviamente le nostre opinioni, essendo basate su percezioni e conoscenze limitate (in quanto umane appunto) sono fallibili e pertanto non sempre così “giuste”. Anche se è vero che il nostro cervello tende a selezionare ed evidenziare tutte le situazioni/sensazioni che confermano il nostro primo giudizio e a “rimuovere” quelle che invece potrebbero metterlo in dubbio. Questo ci consente di auto confermarci e di rafforzare la nostra identità. Ecco che, in qualità di operatori della relazione d’aiuto, esercitando cioè un ascolto di tipo professionale, dobbiamo essere molto consapevoli dei nostri pre-giudizi e riuscire, con l’esperienza, l’allenamento e tanto lavoro personale su noi stessi, a “sospendere” il giudizio come diceva Carl Rogers. Che non vuol dire eliminarlo del tutto, bensì “metterlo momentaneamente da parte” per lasciarsi pervadere dalla curiosità di “scoprire” il mondo dei valori, dei pensieri e delle emozioni dell’altro da noi che sicuramente sarà ogni volta nuovo.

Carl Ransom Rogers (1902-1987) è stato uno psicoterapeuta statunitense, fondatore della terapia non direttiva, noto in tutto il mondo per i suoi studi sul counseling e la psicoterapia all’interno della corrente umanistica. Un vero “rivoluzionario silenzioso” per quanto riguarda l’approccio all’ascolto ed alla relazione d’aiuto.

Sue opere tradotte in italiano sono:

  •  La terapia centrata sul cliente, Firenze, Psycho (2000)
  •  Con Stevens, B. Da persona a persona. Il problema di essere umani, Roma, Astrolabio-Ubaldini (1987)
  •  Un modo di essere, Firenze, Psycho (1983)
  •  Potere personale. La forza interiore e il suo effetto rivoluzionario, Roma, Astrolabio-Ubaldini (1978)
  •  I gruppi di incontro, Roma, Astrolabio-Ubaldini (1976)
  •  Partners. Il matrimonio e le sue alternative, Roma, Astrolabio-Ubaldini (1974)
  • Libertà dell’apprendimento, Firenze, Giunti-Barbera (1974)
  • Psicoterapia di consultazione, Roma, Astrolabio-Ubaldini (1971)
  • Con Kinget, G. M. Psicoterapia e relazioni umane. Teoria e pratica della terapia non direttiva, Torino, Bollati Boringhieri (1970)

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato.